Salve Silvi!

Se n’è andato Silvano. Al mio amico incontrato più di trent’anni fa ho detto l’altro ieri “Salve Silvi” per l’ultima volta.

Ci incontrammo a Radio Bologna International a metà degli anni ’80: lui, vero mattatore della radio, apriva le trasmissioni al mattino e io le chiudevo la sera. Quindi normalmente gli lasciavo un bigliettino sul mixer con scritto “Salve Silvi” e lui apriva la trasmissione salutandomi al microfono con un “Salve Salvioni”. Spesso ci lasciavamo appunti per consigliarci qualche nuovo disco da trasmettere: cose del tipo “Ho passato il nuovo di Vasco, è fortissimo…”

Silvano Silvi era un grande. Era cantante, musicista e intrattenitore televisivo. Era arrivato alla musica esibendosi negli anni ’50 in tutta l’Emilia-Romagna formando poi un suo gruppo, “Gli Erranti”. Arrivò a pubblicare i primi 45 giri, alternando il rock’n’roll a ritmi latino-americani e spostandosi poi nel beat negli anni ’60 e successivamente nello ska: la sua “Scrivi ti prego” è una delle prime canzoni ska italiane.

Continuando ad incidere aveva composto poi colonne sonore, musiche per spot pubblicitari e per la televisione oltre ad alcuni brani dance. E aveva continuato con la radio e la televisione.

Ho voluto molto bene a Silvano, c’eravamo sentiti meno di un anno fa ricordando quegli anni ruggenti della radio e la musica che ci ha legato.

Mi mancherà molto.